Aprile: tempo di fave!

“Di tutti i legumi la fava è regina, cotta la sera, scaldata la mattina” la protagonista di questo antico detto  popolare è la fava, da sempre un alimento essenziale con una lunga storia da raccontare.

Consumata fin dall’antichità è stato il primo legume che l’uomo abbia mangiato, ci sono infatti ritrovamenti risalenti all’Età del Bronzo e del Ferro. È citata persino nella mitologia greca dove viene definita dal commediografo Aristofane il cibo preferito di Ercole, l’eroe ben noto per le sue dodici fatiche. Nella tradizione romana simboleggia abbondanza e prosperità e nel Rinascimento assume una connotazione completamente diversa in quanto viene considerata afrodisiaca.

Esistono diverse varietà di fava in base alle dimensioni e al peso, ad esempio è detta “favino” quando il baccello ha una forma di clava ed è corto e “favetta” quando è più stretto ed allungato.

 

Fanno bene perché…

Le fave sono molto ricche di sali minerali fra cui il fosforo, il rame e, in particolare, il ferro importante per la formazione di globuli rossi e per il trasporto di ossigeno nel sangue. Inoltre hanno un buon contenuto di fibre che aiutano a tenere sotto controllo il colesterolo.

Sono ricche di vitamina A che è essenziale per favorire lo sviluppo delle ossa, garantire il benessere degli occhi e mantenere la pelle in salute e luminosa. Contengono vitamina B1, utile per il corretto funzionamento del sistema nervoso, e acido folico, fondamentale per il metabolismo e per fornire energia al nostro corpo.

Sono una buona fonte di proteine vegetali e, se abbinate ai cereali integrali, assicurano il fabbisogno proteico necessario per il nostro organismo. Contengono inoltre L-dopa, un precursore della dopamina che migliora il funzionamento motorio del corpo

 

Curiosità

Lo sapevate che le fave aiutano a contrastare il problema degli insetti nell’orto? Nell’usanza contadina si seminano infatti all’interno delle altre colture perché hanno la capacità di attirare i parassiti, inoltre arricchiscono il terreno di azoto, importante per la fertilità del campo.