Alimentazione e danza

In alcune discipline, come la danza, il controllo del peso corporeo è importante: sicuramente un fisico asciutto è più agile nei movimenti e lo sviluppo di una buona massa muscolare, a scapito di quella grassa, è essenziale ai fini della prestazione. Infatti, la danza comporta sia un’attività di tipo aerobico che di forza muscolare, in particolare se si tratta di danza classica.

Le esigenze nutrizionali nella danza sono quelle tipiche di una dieta bilanciata, ripartita tra tutti i nutrienti, senza demonizzare nessun alimento e adeguando le porzioni da persona a persona. Quindi, l’approccio giusto non è una dieta restrittiva, ma una dieta sana che garantisca un apporto adeguato di energia.

Innanzitutto, bisogna fare distinzione tra ballerini professionisti sottoposti a lunghe ore di pratica, che necessitano di un regime alimentare studiato nei minimi dettagli, e chi invece si dedica al ballo per quell’oretta un paio di volte a settimana per diletto o per mantenersi attivo. Ciò che varia è il concetto di porzione degli alimenti in funzione della durata, intensità e frequenza delle sessioni di ballo, oltre che dell’età e del sesso della persona. Non vi è, invece, una sostanziale diversificazione dell’alimentazione in funzione delle varie discipline di danza e i consigli alimentari sono quelli tipici di sport prevalentemente aerobici: precedenza come fonte energetica ai carboidrati, che dovrebbero rappresentare il 55% delle calorie giornaliere, seguiti dalle proteine, con un apporto del 25%, e dalla restante quota del 20% dai grassi.

La scelta dei carboidrati dovrebbe ricadere soprattutto su quelli contenuti nei cereali, nei tuberi, nei legumi, nella frutta e in misura minore su zuccheri “aggiunti”, quali zucchero comune, miele, marmellate, dolci e merendine confezionate.
Le proteine dovrebbero comprendere sia alimenti di origine animale (carne magra, pesce, uova, latte e latticini a ridotto contenuto di grassi) che vegetale (legumi e cereali).
L’apporto di grassi dovrebbe essere costituito da grassi “buoni”: olio extravergine di oliva, frutta secca e pesce.

Cosa mangiare prima di una lezione di danza

Rispettare i tempi di digestione è importante: cercate di far passare almeno un’ora dallo spuntino e due-tre ore dai pasti principali.
Lo spuntino dovrebbe essere a base soprattutto di carboidrati per fornire ai muscoli un “combustibile” di rapido utilizzo, come frutta fresca, crackers, barrette ai cereali, biscotti secchi.
I pasti principali dovrebbero essere composti da tutti i tre i macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi) in modo da fornire le energie necessarie senza appesantire il corpo. Via libera quindi a insalatone complete di verdure, carboidrati (es. crostini, mais) e proteine (es. pollo, mozzarella, prosciutto cotto, tonno), condite con olio extravergine d’oliva (grassi “buoni”): provate ad esempio Il Piatto Unico Scaglie&Olive, che grazie all’unione di insalata, Grana Padano, crostini e olive rappresenta il giusto connubio tra nutrimento, gusto e digeribilità.

Un no secco quindi a diete drastiche fai-da-te e un bel sì a delle sane abitudini quotidiane: non allenarsi per mangiare di più, ma mangiare per allenarsi meglio!

Scritto da DimmidiSì in collaborazione con:

Dott.ssa Ornella D’Alessio
Biologa Nutrizionista Specialista in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana